Il mondo in punta di matita, Natascia Ugliano.

Il 2018 si apre con un'intervista a Natascia Ugliano. Grazie ai libri, alle storie e alle illustrazioni, siamo diventate non solo compagne di avventure nel tempestoso mondo dell'editoria, ma anche amiche. Da molti anni condividiamo progetti, passioni, idee, fiere del libro, viaggi, incontri e letture con i bambini. Anche per lei ho composto un'intervista personalizzata. Continua il filone delle ragazze con i piedi nell'erba e la testa fra gli alberi, ragazze che camminano nei boschi catturando storie e impressioni che poi diventano immagini uniche.



Ci conosciamo da anni eppure continuo a sorprendermi per l’amore e la dedizione che metti nei tuoi disegni. I tratti delicati delle matite oppure le tavole piene di colore, esprimono sempre uno specialissimo profumo di sentimento e solleticano il senso del bello con un tocco speciale. Per me tu fai parte di una corrente di artiste ipersensibili verso il mondo animale e floreale, è come se ne percepissi un’atmosfera fatata non accessibile a tutti. Fra i tuoi lavori, non c’è bosco in cui non si abbia l’impressione di poter sorprendere da un momento all’altro un elfo o un folletto. Poi mi vengono in mente i personaggi delle leggende delle dolomiti o del mare, che stai per pubblicare, e sono convinta che la forza incantatrice di ciò che crei, stia proprio nel tuo modo personale e sincero, appassionato e vitale di raccontare la magia dell’esistenza.

Grazie Cristina prima di tutto per l’occasione di raccontarmi in questa intervista e un saluto affettuoso a tutti i tuoi followers… Sono emozionata e commossa dalle tue parole, riuscire ad esprimere le proprie sensazioni ed emozioni non è sempre facile, sai che con i tuoi testi i pensieri escono in modo spontaneo dalla matita, trasformandosi in immagini, ma non è sempre così…Amo la natura fin da bambina, il bosco, il mare, il cielo, mi piace ascoltare il vento e forse essendo cresciuta con le immagini dei maggiori illustratori inglesi, da Arthur Rackham a Beatrix Potter, Jill Barklem a Cicely Mary Barker con le sue fate dei fiori e altri ancora, ho sempre spontaneamente preso spunto ed ispirazione dal mondo della natura, considerando dei maestri questi grandi artisti.
Da qui nel tempo è nata la passione per gli erbari, ne ho creati diversi, un legame sempre più profondo con la natura, un modo per scoprire e imparare a conoscerla.




 



Oltre a lavorare a Milano, ad una postazione che è praticamente un bow window che guarda la campagna inglese, ossia, da dentro è proprio uguale a quello che nell’immaginario pensiamo possa essere il tavolo di un’artista che la sa lunga di botanica e zoologia… ma dicevo, oltre a questa già affascinante postazione, c’è anche lo studio nella casa dalle finestre rosse… quando stai lavorando, come vivi queste due situazioni così diverse? Le finestre sono importanti per chi passa molte ore in casa nelle proprie tempeste creative, idealmente, per te la finestra perfetta, cosa dovrebbe incorniciare davanti alla tua scrivania? Hai degli oggetti particolari che ti servono per l’ispirazione o come porta fortuna o che per altre ragioni ami tenere sempre vicini? Ci sono dei piccoli riti che ti concedi alla fine di un lavoro?

E’ vero, ho la gran fortuna di aver potuto costruire le mie postazioni di lavoro di fronte a delle finestre… Due situazioni diverse, ma in entrambi i casi alberi e uccelli, cielo e nuvole, mi tengono compagnia… Spesso nelle giornate grigi milanesi, ma anche nelle giornate ventose di cielo azzurro, mentre lavoro raccolgo energia guardando fuori, è come se sentissi pulsare la vita, oppure nei momenti di crisi, il passaggio di un passerotto o di un pettirosso è come se portasse nuove speranze e ispirazioni… In Val Tidone, (luogo che per trasferimento sto per lasciare) mentre lavoro è capitato a volte di alzare la testa e vedere il passaggio di una famiglia di caprioli, oppure veder scendere grossi fiocchi di neve. Due quadri incorniciati, dove la luce segna il trascorrere del tempo e i cambiamenti di colore il passaggio delle stagioni… La finestra è luce e ombra, apertura e chiusura, è un elemento che amo molto disegnare in diverse situazioni…


 Milano 


 In Val Tidone



Sul mio tavolo da lavoro ci sono sempre due o tre albi illustrati che in quel determinato momento fanno un po’ parte della mia vita, non libri miei, ma di autori o illustratori che amo molto. Non mancano mai le mie matite colorate, il mio astuccio, e qualche conchiglia, fata e folletto che ormai fanno parte del mio mondo, foto e il mio taccuino degli schizzi.
Di solito quando finisco di lavorare ad un libro trascorro una giornata senza far nulla, come per salutare l’energia e le emozioni delle immagini appena ultimate, poi spedito tutto, faccio ordine, metto via i colori, le carte, lavo bene i pennelli e preparo la mia postazione per il nuovo lavoro in arrivo…



Hai lavorato per diversi editori italiani e stranieri, c’è un libro o un lavoro che ti è rimasto particolarmente nel cuore? (escludiamo pure quelli ai quali abbiamo lavorato insieme)
I libri in arrivo? Esperimenti nei quali ti stai per buttare? Ci racconti anche le tue marionette di carta, i bellissimi calendari, i silent books, e altre sorprese che ti vengono in mente di continuo? Come sono nate queste idee e quante idee non hai ancora messo a punto ma ti tirano per la manica? Per esempio a me sono piaciute molto pure le shopper bag e le scatole-lattina col coperchio, insomma Natascia, te lo dico, aspettiamo le tazze… invece tu cosa farai? So che hai parecchie novità in serbo, e non solo a livello editoriale, ti va di aprire uno spiraglio sui tuoi progetti per il futuro, giusto qualche accenno?

Come ben sai, A spasso con l’orso è il mio libro del cuore, insieme a tutte le storie di Marì…Sono profondamente affezionata ad ogni libro che ho avuto l’onore e il piacere d’illustrare, un libro resta legato per sempre ad un particolare periodo di vita, poi si cambia e alcune immagini che si sono create diventano lontane, ma penso che “Netta and her plant” – Ellie B. Gellman – Kar-Ben Publishing sia sicuramente uno dei miei preferiti. E’ la storia di una festa ebraica , la festa degli alberi, Tu B’Shevat day. Un libro dolcissimo, una bambina che pianta e cura un piccolo albero.
In arrivo tanto atteso, “Le Fiabe e Leggende del mare” per Progedit Editore, tanto lavoro, ma soprattutto il mare come protagonista, le leggende da te raccontate, si può ascoltare il rumore del mare leggendolo… un sogno, non vedo l’ora di sfogliarlo!
In uscita anche una guida che racconta la storia di un paese fra le Dolomiti, Auronzo di Cadore, io ho illustrato quattro leggende.
E  poi due nuovi progetti, ma per ora restano una sorpresa…
Fra le creazioni personali, dopo i silent books sul bosco e le quattro stagioni, dedicati alla Val Tidone, ci sono in cantiere due nuovi leporelli, tornerò a disegnare il mare. 

 Dettaglio di un'illustrazione per le Fiabe e Leggende di Mare

 Silent Books sul bosco e le quattro stagioni

In chiusura del 2017,  per la prima volta ho sperimentato la creazione di un calendario, solo sei illustrazioni, una ogni due mesi, “Una storia d’amicizia”, l’incontro di due cuccioli, in un bosco, un lupo e una volpe, due animali diversi che imparano a volersi bene, ad apprezzare le loro diversità, a condividere momenti belli e brutti… Mi piacerebbe continuare la loro storia nel calendario per l’anno prossimo… vedremo!


Ogni tanto vorrei che le mie mani lavorassero più velocemente, ho in mente tante idee, ma ci vuole tempo e tanta pazienza…
Sicuramente continuerò a ritagliare i miei burattini di carta delle Fiabe in scatola, sempre molto richiesti, i primi personaggi della Bella Addormentata li creai per mia figlia, mi divertivo a leggerle le storie e ad animarle, lei poi nel tempo disegnava i suoi personaggi, così è nato il laboratorio e i burattini sono aumentatati, tre fiabe più alcuni personaggi aggiunti. Loro fanno parte della mia passione per il teatro e per il mondo del costume teatrale. 


    



Non ti dedichi solo all’illustrazione, ma anche all’incisione, si tratta di un mondo a parte o è un’inevitabile passione che scalpita in chi crea immagini?

L’incisione è la mia passione da tantissimi anni,  ho frequentato diversi corsi, ma c’è sempre da imparare, quando sei lì di fronte alla lastra di zinco e inizi ad incidere o a lavorare con gli acidi, sei in un altro mondo, è come se il tempo si fermasse, una vera alchimia, hai la tua idea, il tuo progetto, ma non sai mai cosa sarà fino alla fine… L’inchiostratura della lastra, la carta, la forza del torchio ogni elemento è variabile e spesso incontrollabile, una magia… Quando sollevi il foglio dopo esser passato sotto il torchio e vedi il risultato, non puoi fermarti, vai avanti e ricominci a sperimentare…
Da alcuni anni vendo le mie opere da Milonga Cornici, un bellissimo negozio-galleria a Milano, di Maurizia Galbiati che espone opere di diversi artisti, a maggio ci sarà una mia mostra personale, esporrò diverse creazioni, anche i miei piccoli quadri a olio, un’altra passione che ho finalmente ripreso in mano, il mio angolo segreto!














La tua città è Milano, ci sono dei luoghi cittadini dove ti piace andare e che sanno ispirarti e mettere in moto le tue matite quanto un panorama di boschi e colline?

Sono nata e cresciuta nella zona sud di Milano, sicuramente i Navigli sono i luoghi che amo di più frequentare, la darsena, dove c’è l’acqua io sto bene! Milano è una città fredda e grigia per chi la conosce poco, ma ci sono angoli meravigliosi, dove vai in bicicletta o senti ancora il rumore dei passi… Il Parco Ticinello è uno dei luoghi che amo di più, un parco agricolo in città, ci vado in bici, è un luogo dove fai pace con il mondo, c’è silenzio e il rumore del vento fra i pioppi e incredibile… Questo parco ha ispirato il libro autoprodotto “Dietro l’angolo il parco”… Una passeggiata, l’incontro di alcuni animali… Tu lo conosci bene Cris, il tuo testo è una poesia, hai colto perfettamente l’essenza di questo luogo.
E poi Brera… Il quartiere dove c’è l’Accademia d’Arte che ho frequentato, i ricordi degli anni della giovinezza, tanti sogni, le giornate a dipingere e disegnare senza fermarsi, gli amici… Lì ci torno sempre con emozione! 











Un’ultima domanda che non è una domanda, ma uno spazio vuoto da riempire con ciò che vorresti dire e ancora non hai detto nelle risposte precedenti. Qualsiasi pensiero, informazione, riflessione o considerazione tu voglia condividere con chi leggerà questa intervista.


C’è un sogno nel cassetto, un libro speciale, che spero davvero che trovi la sua strada quest’anno, probabilmente questo è SI’ il libro che amo di più, “Nidi”, una raccolta di emozioni, è nato in un momento particolare della mia vita, spero di poterlo sfogliare presto…



In conclusione questo sarà un anno di cambiamenti, un grande progetto in cantiere, un sogno che si avvera, tante novità famigliari… E poi il desiderio di riuscire a trovare il tempo per illustrare tutto quello che ho in mente, forse un giorno riuscirò a creare una storia scritta e illustrata, è già nella mia mente, ma ci vuole tempo… tempo… tempo… Un passo alla volta! 




 






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