BILL BRYSON





Il primo libro di Bill Bryson che lessi fu “Una passeggiata tra i boschi”.
Me lo consigliò un’allegra libraia che chiamai in aiuto
un mattino di luglio di una decina di anni fa.
Chiesi una lettura divertente, ma non frivola,
avventurosa, ma non pallosa.
Per mia fortuna la ragazza non mi mandò a quel paese,
era già una fan di questo autore e seppe consigliarmi al meglio.
Questo è uno dei motivi per cui la libreria
Minerva di Trieste mi è particolarmente simpatica.

L’incontro con Bill Bryson è uno dei più felici che abbia mai fatto.
Subito dopo divorai “In un paese bruciato dal sole”
e da lì, partii per un lungo e bellissimo viaggio,
è proprio il caso di dirlo, in tutti i suoi libri.
Ora aspetto solo che ne esca uno nuovo,
e ogni tanto chiedo, nella stessa libreria.

L’ultimo suo che sto leggendo è
“Breve storia della vita privata”.
Indaga i retroscena nascosti
dietro qualsiasi invenzione che abbia
reso più comoda e confortevole la nostra casa.
Ci racconta i personaggi, le traversie, gli aneddoti
più succosi e prelibati, che compongono
la storia, a volte poco conosciuta, delle innumerevoli
parti che creano gli ambienti in cui viviamo.

Lo stile di Bryson non si può descrivere in poche parole,
bisogna buttarcisi dentro e, se piace,
crogiolarsi nelle luci perfette delle sue narrazioni.
Sa cullarti e trastullarti,
sa rapirti e farti ridere fino alle lacrime.
Sa diventare l’unica cosa che conta
per tutto il tempo in cui lo leggi.









Qui sopra un assaggio di quanto una volta
potesse essere penoso lavare e stirare...
o aprire una scatoletta.

Ma nel libro si spazia alla grande,
si passa per la storia dell'illuminazione,
dalle candele all'elettricità,
a quella delle finestre, dei mobili,
del riscaldamento...

buona lettura!

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